“Narrami o musa del Pelide Achille…”
Così inizia l’Iliade, compagna con l’Odissea delle opere di Omero.
Ma chi è Omero?
La storia di questo personaggio si cela nel mistero: non si sa se sia esistito veramente e, se sì, non si sa se abbia scritto lui i famosi libri. Questo intrigante mistero è stato definito da storici e filologi QUESTIONE OMERICA.
Non solo gli studiosi sono insicuri su fatti importanti come il luogo e la data di nascita del presunto autore, ma riscontrano anche incongruenze come la morte di alcuni personaggi e la loro misteriosa ricomparsa. Questo avvalora l’ipotesi che siano esistiti più autori.
Omero è sempre stato considerato un grande poeta, i suoi testi sono però il punto finale di una lunga tradizione orale.
Le sue opere sono così importanti, che Omero è considerato un dio, cieco e ispirato dalle muse, ma, come già detto , non si sa se sia esistito.
Molti pensavano che l’Iliade e l’Odissea fossero opera di autori diversi; l’anonimo autore del Sul sublime pensava che il merito andasse ad Omero. Più avanti si arriva alla conclusione che Omero non sia mai esistito e le opere sino frutto di più cantori; tra il 19°e il 20° secolo Omero diviene l’ultimo o più importante autore. Successivamente lo studioso Parry nel 1928 scopre analogie nei canti serbi e croati con i poemi e pensa che questi siano ciò che resta di una lunga tradizione orale.
Omero comunque non perde importanza e grandi poeti a lui successivi avrebbero voluto incontrarlo.
Anche nella nostra cultura lui è presente nei libri, a scuola, perfino in televisione
Lorenzo Gatti